L’assertività e il riarmo cinesi hanno costretto il Giappone a rivedere la sua concezione di sicurezza, pur senza abbandonare il pacifismo. Lo ha sostenuto S.E. Kazuyoshi Umemoto, Ambasciatore del Giappone in Italia, intervenendo ieri pomeriggio (25 maggio 2015) presso l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, in occasione del convegno “Ruolo e prospettive del nuovo Giappone in Asia-Pacifico” organizzato da IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie), Istituto Giapponese di Cultura e Ambasciata del Giappone in Italia.
Hanno preso la parola, oltre a S.E. Umemoto, il Direttore dell’Istituto Giapponese di Cultura Fumio Matsunaga, il Presidente IsAG Tiberio Graziani, la ricercatrice IsAG Valentina Gullo, il Min. Plen. Mario Vattani (MAECI), il Prof. Franco Mazzei (l’Orientale), Il Prof.Marco del Bene (La Sapienza), la Dott.ssa Dioniso(ICE) e il dott. Marco Vignudelli (RAI)
L’Ambasciatore Umemoto ha ribadito che il Giappone ha da sempre cercato di avere in Asia, mantenendo un basso profilo, un ruolo di stabilizzatore e soprattutto di sostegno economico nei confronti degli altri paesi, anche la Cina, con prestiti e donazioni. Aiutare gli altri paesi dell’Asia è un interesse primario del Giappone nella consapevolezza che lo sviluppo economico è garante della politica interna degli stessi così come di una stabilità internazionale. Contestualmente, l’aumento esponenziale delle spese militari cinesi e una politica sempre più assertiva nel Mar Cinese Meridionale e in quello Orientale ha portato ad una nuova percezione del concetto di sicurezza da parte dei Giapponesi tale da far pensare ad una revisione legislativa sul tema, pur mantenendo saldo il pacifismo tipico del Giappone post-1945.
Dal punto di vista italiano, il Ministro Vattani ha posto l’accento sulla solida amicizia che unisce i due paesi da 150 anni e i rapporti bilaterali possono quindi definirsi eccellenti. Sebbene così lontani, Italia e Giappone hanno visioni comuni e stessi codici. Un rapporto reso da sempre speciale grazie a un reciproco rispetto dell’identità che trae le sue origini sin dal 1500.
La Dott.ssa Gullo ha invece presentato al pubblico il nuovo Report IsAG Il rilancio del Giappone: tra Abenomics e contributo proattivo alla pace, in cui si evidenzia la stretta correlazione tra politica economica espansiva e ripensamento della sicurezza nazionale, legando quest’ultima non tanto a una “rimilitarizzazione” del Giappone quanto a una sua “normalizzazione” che elimini i vincoli derivanti dalla sconfitta bellica di settant’anni fa.