Mercoledì 10 giugno 2015 Dario Citati, Direttore del Programma “Eurasia” dell’IsAG, ha rilasciato un’intervista sulla visita di Vladimir Putin in Italia per il canale “RT” in lingua francese, seguita da un commento per la rete televisiva nazionale in lingua russa “Pervij Kanal” andato in onda domenica 14 giugno.
La trascrizione dell’intera intervista in lingua francese per RT si può leggere cliccando qui.
Il commento alla televisione “Pervyj Kanal” in lingua russa può essere rivisto cliccando qui (min. 01:40-02:10).
L’importanza della venuta del Presidente russo in Italia, ha affermato Citati, sta in primo luogo nel fatto che essa si è svolta a ridosso di due recenti avvenimenti che hanno ulteriormente inasprito i rapporti russo-europei: la blacklist sui politici occidentali messi sotto sanzione da Mosca e le dichiarazioni ostili del Presidente USA Barack Obama al G-7 di Monaco di Baviera. Nonostante tale difficile congiuntura, la visita non è stata annullata e il clima di grande cordialità in cui sono avvenuti gli incontri con le autorità italiane costituisce un segno evidente che Roma è percepita dalla Russia come uno degli interlocutori più moderati del campo occidentale.
L’Italia, ha ribadito Citati, sia pur con margini di manovra limitati rappresenta uno dei Paesi maggiormente interessati a tenere aperto il canale del dialogo con Mosca. Il fatto che nel corso della sua visita in Italia Vladimir Putin abbia incontrato anche Papa Francesco – su richiesta della Federazione Russa e con immediato assenso da parte della Santa Sede – testimonia ulteriormente che Mosca non è così isolata nei suoi rapporti con l’Europa. Già su importanti questioni internazionali, come ad esempio la contrarietà all’intervento militare in Siria e la difesa delle minoranze cristiane in Vicino Oriente, nel recente passato la Russia e la Santa Sede hanno mostrato identità di vedute. Rispetto alla crisi ucraina, la posizione equilibrata del Papa (che non ha mai sostenuto le ragioni dell’Euromaidan e del nuovo governo di Kiev, nonostante la popolazione ucraino-occidentale sia a maggioranza cattolica) ha costituito un altro motivo di avvicinamento tra Vaticano e Cremlino. Infine, ha ricordato Citati, negli ultimi anni le politiche russe di sostegno alla famiglia e ai valori tradizionali hanno enormemente accresciuto la popolarità di Putin presso l’opinione pubblica europea di orientamento conservatore.